Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “Per abuso all’infanzia e maltrattamento debbono intendersi tutte le forme di maltrattamento fisico e/o emozionale, abuso sessuale, trascuratezza o negligenza o sfruttamento commerciale o altro che comportino un pregiudizio reale o potenziale per la salute del bambino, per la sua sopravvivenza, per il suo sviluppo o per la sua dignità nell’ambito di una relazione caratterizzata da responsabilità, fiducia o potere”.
Chiama il numero gratuito 114, è un servizio di emergenza rivolto a tutti coloro vogliano segnalare una situazione di pericolo e di emergenza in cui sono coinvolti bambini e adolescenti.
puoi parlare in CHAT con un operatore, 24 ore su 24, tutti i giorni, anche solo per un consiglio;
usa WhatsApp (+39) 348 798 7845 per parlare con un con un operatore, 24 ore su 24 tutti i giorni;
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Non sempre i genitori o gli adulti di riferimento rispettano i bambini o gli adolescenti, può capitare che non si prendano cura di loro, che siano violenti fisicamente o che li feriscano con continue e ripetute parole offensive e malevoli, oppure che non rispettino la loro intimità e il loro corpo. Se una persona si comporta in questo modo vuol dire che ha un problema, anche se è un genitore, un parente, un amico di famiglia, un allenatore, un docente, un educatore o qualcuno che pensi di conoscere bene. Se ti è successo di essere vittima di abuso o maltrattamento o conosci qualcuno che si trova in una situazione di pericolo, bisogna chiedere subito aiuto.
Rivolgiti subito alla persona di cui ti fidi e che può proteggere te o il tuo amico/a;
Non aspettare a chiedere aiuto, non essere imbarazzato e soprattutto non sentirti in colpa, non sei tu a sbagliare;
Se sei in una situazione di pericolo contatta il 114 EMERGENZA INFANZIA, attivo 24 ore su 24.
Internet è un luogo virtuale affascinante e pieno di cose interessanti ma può capitare anche di conoscere persone che non hanno buone intenzioni. A volte pensi di chattare con un coetaneo e invece dall’altra parte dello schermo c’è un adulto, che sembra avere i tuoi stessi interessi, che ti capisce meglio di qualsiasi altra persona, che ti riempie di complimenti e magari ti promette dei regali, ma ti chiede di non dire niente a nessuno della vostra amicizia. Il vero scopo di questa persona è conquistare la tua fiducia, nascondendo altre intenzioni.
Non accettare mai la proposta di un appuntamento, potresti trovarti in una situazione di PERICOLO, il suo obiettivo è restare solo con te;
Parlarne immediatamente con i tuoi genitori, con un adulto della tua famiglia o con un insegnante;
Non dire mai dove abiti, la scuola che frequenti, la tua mail, il tuo numero di cellulare o di casa;
Non usare la webcam o accettare regali, ti chiederà qualcosa in cambio;
Salva i messaggi, le immagini e le mail che ricevi da questa persona, ti serviranno per fare una denuncia alla polizia postale.
Si riferisce a quelle situazioni in cui c’è della violenza nella relazione di coppia tra ragazzi, nelle sue svariate forme:
VIOLENZA FISICA, nei casi in cui il fidanzato o la fidanzata subisce aggressioni corporee (schiaffi, pugni, calci, spintoni o strattonamenti);
VIOLENZA PSICOLOGICA, nei casi in cui il partner subisce continue aggressioni verbali, parole offensive e denigranti, minacce o ricatti. danneggiando l‘autostima e l‘equilibrio psico-fisico;
VIOLENZA SESSUALE, quando un partner cerca di avere rapporti senza il consenso dell’altro.
Pensare che sia normale o accettabile subire o mettere in atto comportamenti violenti, questo non è amore ma possesso. Amare vuol dire avere rispetto di sé e dell’altro, in una relazione basata sulla fiducia.
Rivolgiti subito alla persona di cui ti fidi e che può proteggere te o il tuo amico/a;
Non aspettare a chiedere aiuto, non essere imbarazzato e soprattutto non sentirti in colpa, non sei tu sbagliato;
Se sei in una situazione di pericolo contatta il 114 EMERGENZA INFANZIA.
Il sexting è la pratica di inviare, ricevere e condividere video o immagini a sfondo sessuale, di sé o di altri. La parola deriva dall’inglese “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare testo). Una foto o video “intimo” può facilmente divenire pubblico e virale in pochissimo tempo, quello che può sembrare un gioco può creare conseguenze terribili e pericolose sulla nostra vita. Ciò che viene messo in rete, per volontà o per vendetta, è difficile da cancellare. Il materiale privato potrebbe essere stato scaricato e venire condiviso all’infinito, finire in mano di sconosciuti o di malintenzionati e la persona ritratta divenire vittima di sextortion (estorsione sessuale) una forma di ricatto online che utilizza materiale sessualmente esplicito, oppure di cyberbullismo o di tentativi di adescamento online.
Contatta il 114 per un consiglio e un aiuto concreto;
Segnala al provider (Instagram, Facebook, Youtube, altro social) di togliere l’immagine attraverso gli appositi strumenti di segnalazione;
Se le immagini si stanno diffondendo in maniera virale bisogna, nel più breve tempo possibile, comunicarlo alla Polizia Postale;
Se il gestore non avrà rimosso il contenuto entro 24 ore, invia la richiesta al Garante per la protezione dei dati personali, inviando mail a cyberbullismo@gpdp.it
Il Garante ha pubblicato sul proprio sito il modello per la segnalazione in materia di cyberbullismo, da inviare a cyberbullismo@gpdp.it
Stabilisce che chi mette in rete queste immagini o video, le scarica e le condivide con altri, deve sapere che l’invio di materiale che ritrae minorenni in pose sessualmente esplicite configura un reato grave, quello di distribuzione di materiale pedopornografico, perseguibile da 1 anno e 6 mesi a 5 anni di reclusione.
Ri-tessere legami. La relazione come cura è un progetto che mira a ridurre ogni forma di violenza sui minori attraverso azioni di educazione alla salute, alla genitorialità, alla sessualità, all’educazione emotiva ed affettiva e al rispetto di sé e dell’altro.
Progetto realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le politiche della famiglia.